The Call of Ktulu Un Viaggio Sonoro Epico tra Melodie Prog e Virtuosismo Thrash

blog 2024-11-11 0Browse 0
 The Call of Ktulu Un Viaggio Sonoro Epico tra Melodie Prog e Virtuosismo Thrash

La leggenda narra che a fine ‘70, il bassista Cliff Burton, vero genio visionario del metal, avesse una particolare predilezione per l’opera fantastica di H.P. Lovecraft. E’ possibile immaginare la scena: Burton, immerso in un mondo di tentacoli cosmici e divinità ancestrali, concepisce una composizione che avrebbe portato gli Metallica a nuovi livelli di complessità e potenza. Nasce così “The Call of Ktulu” dal loro album Ride the Lightning, uno dei capisaldi del thrash metal classico.

Un brano strumentale che si dipana per oltre otto minuti, “The Call of Ktulu” trascina l’ascoltatore in un viaggio sonoro epico, alternando momenti di calma malinconica a scoppi di energia furiosa. La progressione armonica, complessa e ricca di sfumature, ricorda le suite progressive degli anni ‘70, ma con un cuore pulsante di thrash metal, grazie alla furia chitarristica di Kirk Hammett e James Hetfield.

La canzone inizia con un riff lento e oscuro suonato dal basso, come una campana che chiama l’attenzione dalle profondità del cosmo. La chitarra entra gradualmente, creando un tappeto sonoro denso e atmosferico. Poi, improvvisamente, la tempesta esplode: i tamburi di Lars Ulrich si scatenano in un ritmo furioso, le chitarre riffiano con una potenza devastante, mentre il basso di Burton martella le fondamenta del brano.

Il pezzo non è solo un inno al volume ma anche una dimostrazione di incredibile talento musicale. Burton, maestro assoluto del suo strumento, costruisce linee di basso melodiche e complesse che si intrecciano con la chitarra creando un dialogo travolgente. L’assolo di chitarra di Hammett, uno dei più memorabili nella storia del metal, è un concentrato di emozione pura: veloce, tecnico e melodico al punto giusto.

Gli Elementi che Costruiscono un Capolavoro:

Per comprendere appieno la potenza di “The Call of Ktulu” è necessario analizzarne gli elementi chiave:

Elemento Descrizione
Struttura: La canzone segue una struttura non convenzionale, con cambi di tempo e ritmo frequenti. Inizia con un intro lento e misterioso, passa a una sezione centrale furiosa e poi torna a una coda più calma e riflessiva.
Melodie: Le melodie sono complesse e memorabili, grazie all’influenza della musica progressiva. La linea di basso è particolarmente importante, creando un controcanto alle chitarre e conducendo l’ascoltatore attraverso il brano.
Riff I riff di chitarra sono potenti e diretti, tipici del thrash metal. Il riff principale della canzone è diventato un classico del genere.
Assolo: L’assolo di chitarra di Kirk Hammett è uno dei momenti più emozionanti del brano. È veloce, tecnico e melodico al punto giusto, dimostrando il talento di questo grande chitarrista.

Un Viaggio nella Mente di Lovecraft:

La scelta di “Ktulu” come tema per il brano non è casuale. Si tratta di una divinità immaginaria creata dallo scrittore horror americano H.P. Lovecraft. Ktulu è descritto come un’entità tentacolare, antica e potente, che dorme in profondità nelle profondità dell’oceano. La sua “chiamata” è un richiamo alla follia, capace di distruggere la mente umana.

Gli Metallica sono sempre stati appassionati di letteratura fantastica e horror. “The Call of Ktulu” è un omaggio diretto a Lovecraft, ma anche una metafora sul potere della musica metal di trascendere la realtà quotidiana e catapultarci in mondi immaginari.

L’Eredità di Cliff Burton:

“The Call of Ktulu” rimane uno dei brani più iconici degli Metallica e un esempio magistrale del talento di Cliff Burton. Il suo basso ha lasciato un segno indelebile nella storia del metal, ispirando generazioni di bassisti. La sua prematura scomparsa nel 1986 fu una grande perdita per il mondo della musica, ma il suo contributo musicale continua a vivere attraverso brani come “The Call of Ktulu”.

Conclusione:

“The Call of Ktulu” è molto più che un semplice brano di metal. È un viaggio sonoro epico che trascende i generi e ci porta in un mondo di fantasmi, demoni e creature cosmiche. Un brano da ascoltare con le cuffie ben messe, in una stanza buia, per poter apprezzare appieno la sua potenza evocativa.

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